Calciomercato: gioie e dolori.

Si sa, il calciomercato non dorme mai: anche quando sembra aver chiuso i battenti, le squadre sono sempre al lavoro per accaparrarsi una corsia
preferenziale, un pre-contratto, un accordo scritto, insomma, una prova che
quel determinato giocatore vestirà la maglia della squadra che si rappresenta.

Durante il calciomercato, sia esso estivo o invernale, a volte sono
necessari dei piccoli rinforzi e l’esigenza di un giocatore che possa ricoprire
un determinato ruolo, acceca la vista dei DS che pur di mettere a segno un
colpo in tempi ed a cifre record, sono disposti a tutto (anche a prendere imbarcate).

Il mercato del Napoli è da sempre condizionato da tante vicende, siano esse
legate ai diritti d’immagine o anche extra calcistiche: si pensi a quando
Maxime Gonalons e Corentin Tolisso, rifiutarono l’offerta del Napoli dopo aver
visto la serie tv Gomorra, o anche a tutti i giocatori sfumati per i mancati
accordi sui diritti d’immagine.

Lo stesso Aurelio De Laurentiis, nel 2016 dichiarò: «Non verrà mai un
calciatore senza cedermi i diritti d’immagine»
 e questa sua volontà,
spesso e volentieri, ha fatto saltare diverse trattative negli anni passati.

I nomi sono tanti: si parte da Rolando Bianchi (in cima alla lista dei
desideri di ADL e l’ex DS dei partenopei Pierpaolo Marino), che in quella
sessione di mercato si trasferì al Manchester City, rilasciando poi, di
recente, diverse interviste in cui negava dell’esistenza di problemi
contrattuali legati ai diritti d’immagine.

Qualche anno dopo fu la volta di diversi nomi, tra i quali figurano: Astori,
Obinna, Soriano
(c’era l’accordo con la Sampdoria, ma non col giocatore) e De Sanctis (quest’ultimo invece, in extremis, riuscì a trasferirsi tra le fila dei
partenopei).

Venendo a trattative più recenti troviamo: Klaassen, Politano (ai tempi del
Sassuolo) e Lozano (trattativa che ha subito dei bruschi e ripetuti
rallentamenti nel suo corso).

Sono presenti, tuttavia, delle eccezioni che portano il nome di: Rafa
Benitez
, Gonzalo Higuain, Marek Hamsik e Pepe Reina
, che sono riusciti a
strappare al patron azzurro una percentuale riguardante i diritti d’immagine.

Abbiamo però fatto riferimento al fatto che il calciomercato, spesso, ci ha
regalato gioie e dolori in tutti questi anni, perché non fare riferimento anche ad altri casi più eclatanti?

Ne siamo tutti a conoscenza, i dolori, spesso e volentieri, derivano da esigenze impellenti di giocatori in un determinato ruolo, che portano a spendere cifre esose, per nomi poco altisonanti.

I casi più eclatanti (solo nel mercato invernale) di questi ultimi anni sono rappresentati da:
 Rolando: arrivato nel 2013 in prestito con diritto di
riscatto (non esercitato), colleziona 7 presenze con la maglia azzurra e tanti
fischi che lo porteranno a guardare spesso dalla panchina i suoi compagni;
– Navarro: nel 2008 approda a Napoli e complici gli infortuni
di Iezzo e Gianello si trova a “difendere” più volte i pali, tra
papere e vita notturna sregolata, la società lo manda in prestito al River
Plate per poi cederlo definitivamente all’Argentinos Juniors nell’anno
seguente;
Michu: il pubblico partenopeo si sta ancora chiedendo come mai non ha tirato nella sfida contro l’Atletico Bilbao, passando il pallone ad un compagno posizionato peggio. 
6 presenze, 0 reti, 1 passaggio inutile: ora per il bene del calcio, si è ritirato. 
– Edu Vargas: su di lui ci sono tante aspettative, arriva nel
gennaio del 2012, tra lo scetticismo generale e la speranza che non sia solo
una meteora di passaggio: detto, fatto. Tante presenze in campionato in cui non
mette mai la sua firma sul tabellino dei marcatori, in Uefa Europa League
rifila una tripletta all’AIK Stoccolma. Una serie di prestiti al Gremio,
Valencia e QPR lo accompagnano lontano da Napoli negli anni a seguire;
– Pavoletti: lo stesso Leonardo che lo scorso anno ha segnato
18 reti tra campionato e coppe, nel Napoli di Maurizio Sarri ha collezionato
poco minutaggio, zero gol ed un’occasione colossale sprecata a porta vuota
contro lo Spezia in coppa Italia al suo esordio.

Nella rubrica degli acquisti top troviamo:
– Jorginho: nella stagione 2013/14 il Napoli ha chiaramente bisogno di un regista ed il giovane Italo-Brasiliano dell’Hellas Verona sembra proprio il rinforzo giusto e caso vuole, che la sua ultima partita con la maglia dell’Hellas la giochi proprio contro i partenopei, prima di legarsi al Napoli per cinque anni.
Con Benitez seguono prestazioni tra alti e bassi, mentre con Sarri riesce a
trovare la sua definitiva consacrazione, trovando anche spazio in Nazionale.
I suoi piedi incantano le big d’Europa, ma nonostante il pressing del City, il
tecnico toscano approdato al Chelsea riesce a strapparlo alla concorrenza di
Pep Guardiola, con un’operazione di €60 milioni più bonus.
– Ghoulam: ora è un capitolo a parte, ma nei primi anni con Benitez è stata una pedina fondamentale per la nostra difesa; arrivato anche lui tra lo scetticismo per €5 milioni e mezzo dal Saint-Etienne, si ritrae un bello spazio, grazie alle sue rimesse lunghe, il suo mancino e le sue sgroppate sulla fascia. La definitiva consacrazione avviene con Sarri, dove il suo nome viene annoverato in tutte le top 5 dei terzini sinistri al mondo; poi complice un brutto infortunio contro il Manchester City e la conseguente ricaduta negli anni successivi, ritorna a vedere il campo col Frosinone nella stagione 2018/19, sfornando subito due assist. Sembra tornato il vecchio Faouzi, ma complici alcune ricadute ed esclusioni tecniche non calca il terreno di gioco da un bel po’ ormai. Va inserito nei top, per via dei pochi milioni spesi, tante partite risolte grazie alle sue giocate ed una possibile rivendita ad un prezzo maggiore a quello pagato.

Ci sono tuttavia giocatori che hanno trovato davvero poco spazio negli
ultimi anni, nonostante l’approdo in maglia azzurra a gennaio, nessuno ha mai capito se la colpa è imputabile alla scarsa fiducia dei mister o allo scarso rendimento e tra questi troviamo due nomi che tutti ricorderanno:
– Hrvoje Milic: i motivi del suo acquisto erano chiari fin da
subito, serviva un terzino di ruolo per provare schemi in allenamento e negli
svincolati figurava proprio il suo nome.
Un’esperienza alla Fiorentina, prima di approdare a Napoli, per poi ritrovarsi
tra le fila del Crotone l’anno seguente; ora veste la maglia dell’Esteghlal.
 Josip Radosevic: il talento croato mai sbocciato, si
presenta a Napoli con una doppietta in amichevole: sono gli ultimi atti di
gloria per lui con la maglia azzurra perché collezionerà solo 9 presenze in due
anni di Napoli, rescindendo con un anno di anticipo il suo contratto. Ora gioca
tra le fila del Brondby.

Tra flop, top e meteore, il Napoli negli anni ha sempre investito poco nel mercato di gennaio (fatta eccezione per l’anno corrente in cui servivano rinforzi immediati), cercando sempre di fare acquisti mirati spendendo cifre non troppo esose.

Passano gli anni ma i tifosi, provano ancora a spiegarsi l’acquisto, in passato, di alcuni calciatori: ma il nostro vero dovere è sostenere chiunque indossi quella maglia, che sia Jorginho, Lozano, Michu o Radosevic: che sia un flop, un top o una meteora.

Matteo Grassi.

Lascia un commento

Progetta un sito come questo con WordPress.com
Comincia ora