God bless The SSC Napoli.

21 gennaio 2020: Napoli 1-0 Lazio.

Inutile star qui a parlare dell’elevato tasso tecnico della partita di ieri sera, andiamo ad analizzare quelli che sono stati 90 minuti infernali.

Novanta minuti di fuoco che si accendono con una scintilla al minuto 2′ del primo tempo: il capitano, col 24 sulla schiena entra in area di rigore dalla sinistra, con una finta di corpo disorienta Luiz Felipe, si ritrova in posizione defilata, ma davanti a Strakosha decide di calciare ugualmente e non sbaglia: palla sotto le gambe e poi in rete. 1-0.

Passano pochi minuti ed uno strano intervento di Hysaj in area di rigore costa il giallo al terzino Albanese con conseguente penalty alla Lazio. Dal dischetto si presenta Ciro Immobile, capocannoniere della Serie A con 23 gol di cui 9 su rigore. Al passivo ha solo un penalty sbagliato: contro Szczesny in Lazio – Juve terminata 3-1.

Si appresta quindi a battere il suo undicesimo rigore in stagione davanti a David Ospina che alla scorsa in Coppa Italia aveva ipnotizzato Iemmello.

L’arbitro Massa fischia, parte Immobile che al momento di impattare il pallone scivola clamorosamente, calciando sul suo stesso piede d’appoggio e sprecando una colossale occasione. Palla sulla pista d’atletica, boato del San Paolo, il risultato resta invariato.

Da lì in poi le emozioni si susseguiranno, prima ci sarà l’espulsione di Hysaj per un fallo netto a centrocampo su Ciro Immobile che stava andandosene verso la porta; poi ci pensa Lucas Leiva a ristabilire la parità numerica, prendendosi il giallo per un fallo a centrocampo su Zielinski, seguito da veementi proteste del brasiliano che si becca il secondo giallo: sotto la doccia.

Siamo solo al minuto 25′ del primo tempo ed abbiamo già visto un gol, un rigore sbagliato e due cartellini rossi.

Le azioni si susseguono, ci sono rovesciamenti di fronte da un lato e dall’altro, ma il primo tempo finisce inchiodato sul risultato di 1-0.

La partita nel secondo tempo si fa più avvincente, al 65′ sembrava aver messo il suo sigillo sul match Ciro Immobile, innescato da una carambola, in posizione irregolare. Ancora, 1-0.

Seguirà poi la solita discesa poco fortunata del Napoli che colpirà il palo, con Milik prima e Mario Rui poi.

La Lazio farà lo stesso, colpendo due legni prima con un tiro dalla distanza deviato sul palo (respinto in rete da Acerbi sempre in posizione irregolare) e poi con una traversa del solito Ciro Immobile.

La partita si chiuderà, al novantesimo sul risultato di 1-0 per i partenopei.

L’immagine più bella però, quella più emozionante, è quella della riappacificazione dei giocatori del Napoli con i tifosi. Dal campo e dagli spalti, tutti applaudono e cantano con la curva il solito coro: “un giorno all’improvviso…”. Sembra tornata la pace e la serenità, nel gruppo e coi tifosi; innegabile che la mancanza di sostegno del solito dodicesimo uomo in campo che sa essere il San Paolo, abbia condizionato il corso degli eventi, ma questa non dev’essere una scusa dietro la quale nascondersi, perché “ccà nisciuno è fess”.

Per concludere, una breve e bella parentesi va fatta anche per conto di Mr. Gattuso; innegabile quanto il suo carisma sia penetrato negli animi dei nostri giocatori, che anche senza galacticos (come li ha definiti il mister, riferendosi agli uomini in tribuna) se l’è cavata egregiamente riuscendo a strappare una semifinale di Coppa ai campioni in carica e due prestazioni convincenti con l’Inter prima e con la Lazio poi (eccezion fatta per la sfida contro la Fiorentina, definita dallo stesso mister imbarazzante).

La partita di ieri sera, dev’essere un trampolino di lancio, non un qualcosa su cui adagiarsi. Ci auguriamo tutti che questa non sia una fase transitoria, ma che da qui si trovino le forze, l’anima, il coraggio e tanta fame di vittorie: fino a fine stagione.
Non ci sono scuse.

God save The SCC Napoli; God save The Ringhio.

Matteo Grassi.

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