Esattamente così, promossi, ma rimandati; Napoli – Perugia era una partita con un solo vincitore sulla carta, ma sul campo le cose, si sa, non sono sempre scontate.
Il risultato parla di un 2-0, secco, doppietta del 24 partenopeo che dal dischetto, spiazza due volte un incolpevole Fulignati. Il primo fallo da rigore è netto, Lozano atterrato in area da Nzita, con l’arbitro Massimi che non ci pensa due volte, fischietto in bocca, indice verso il dischetto, rigore.
Minuto 26′, sul dischetto va Lorenzo Insigne, che con freddezza deposita il pallone alla sinistra di uno spiazzato Fulignati, 1-0.
Minuto 35′, Mario Rui da calcio piazzato mette in mezzo un pallone all’apparenza innocuo che finisce però sulle mani di Pietro Iemmello. Servirà l’intervento del VAR e dell’on-field review per decretare il secondo calcio di rigore in favore del Napoli.
Minuto 37′, Lorenzo Insigne dal dischetto, per la seconda volta, angolo opposto, pallone a destra, Fulignati a sinistra: 2-0.
Il primo tempo sembra scorrere tranquillo, al minuto 45′ vengono concessi 2 minuti di recupero ed è proprio all’ultimo secondo che su un cross dalla sinistra di Falcinelli, la palla va sul piede di Hysaj, che la colpisce con una mano. L’arbitro Massimi attende il check del VAR, che lo richiama all’on-field review: fischietto in bocca, indice verso il dischetto, rigore.
Dal dischetto si presenta Pietro Iemmello, capocannoniere della Serie B con 15 marcature all’attivo, davanti ad un David Ospina (reduce da un errore che ha concesso la vittoria per 1-0 alla Lazio di Mr. Inzaghi nella scorsa giornata di campionato). Massimi fischia, Iemmello va al tiro, ma trova un sontuoso Ospina sulla sua strada che abbassa la saracinesca: da qui, non si passa.
Si va negli spogliatoi sul risultato di 2-0, tanti rimpianti per gli Umbri, poche polemiche da parte dei partenopei che nonostante tutto, si sono visti negare – almeno – due rigori che l’arbitro Massimi ed il VAR, hanno giudicato normali contatti di gioco.
Si riparte dal risultato di 2-0, ma quello che ne consegue è un secondo tempo noioso, lento, con poche occasioni da una parte e dall’altra.
L’unica azione degna di nota avviene la 65′ minuto, quando Fabian Ruiz lascia il campo per favorire l’ingresso in campo del neo numero 4, dei partenopei, l’ex capitano del Lipsia, Diego Demme (arrivato nella finestra di mercato invernale per €10 milioni a cui vanno aggiunti €2 milioni di bonus).
A parte questo, nel secondo tempo c’è davvero poco e nulla da pescare che sia degno di nota, il che è un dato abbastanza scoraggiante considerando che i due gol di vantaggio che il Napoli ha sul Perugia sono frutto di due calci di rigore.
La vittoria sul campo resta, i tifosi, nel frattempo, iniziano ad intravedere un barlume di speranza per quello che ha l’obbligo di dover essere un girone di ritorno infuocato, ricco di punti e vittorie.
Non perdete la fame perché noi non perdiamo la voglia di tifare fin quando vi vediamo giocare.
Matteo Grassi.
